MECCANICA e DINTORNI

la dilatazione termica lineare (ma anche nelle altre due dilatazioni, la cubica e la superficiale) dipende dal materiale (cambia il coefficente di dilatazione) dal delta di temperatura (che è la differnza di temperatura delle due misure) e del diametro del pezzo (più e grande più sarà la dilatazione a pari delta di temperatura...)

Sai Giancarlo la teoria nel mondo del lavoro ti servirà per impostare le basi del ragionamento, poi scoprirai che quello che fa girare la ruota è la pratica e l'esperienza; la dissertazione che hai fatto sulle tolleranze non fa una piega, ma hai notato come Raban con la pratica ti ha stoppato? Ti voglio riportare la mia esperienza di vita per darti un idea; diplomato a un istituto tecnico decido d'iscrivermi al politecnico nella facoltà d'ingenieria meccanica, dopo 3 anni 1/2 decido di mollare per diverse circostanze, trovo lavoro alla Same trattori nell'ufficio "programmazione e tempi e metodi"; bello raggiante mi presento al mio primo giorno di lavoro dicendomi : c..... dopo 8 anni 1/2 di studi tecnici vado alla grande ho una bella "esperienza" teorica del mondo della meccanica. Arrivo dal mio capo ufficio che mi dice:< ci sarebbe da realizzare un programma in codici ISO per realizzare questa staffa>, tra di me dico: ok che problema c'è? una stupidata, mi metto alla mia postazione e inizio a scrivere il mio programma. dopo mezz'ora chiamo il capo dicendo che il programma è pronto, lui mi dice :< ok trasferiamo il file nel simulatore ( siamo a metà degli anni 90)> alla fine della simulazione mi dice < 4 minuti e 33 secondi per realizzare il pezzo non male! Peccato che il pezzo si debba realizzare in 2 minuti e 15 secondi>. Era una prova a cui veniva sottoposto ogni nuovo arrivato per far capire che per recuperare quei 2 minuti di differenza si dovevano colmare con l'esperienza. Il programma potrei dire che come l'avevo scritto era da manuale, ma il manuale non considerava tutti quei fattori dati dall'esperienza. La morale di questa storia(anche se so che hai gia capita) è che la teoria ti da la conoscenza e il supporto necessario per impostare il lavoro, ma poi è col tempo e l'esperienza che imparerai a lavorare veramente. Comunque auguri e benvenuto nel fantastico e anche ( a volte) gratificante monso della tecnologia industriale. Ciao

ti ringrazio tanto; in effetti è anche un po' la mia paura, una volta davanti alla macchina di non sapere bene cosa farmene della teoria ( visto anche che non ho tutta questa teoria: in qst periodo che sto aspettando si avvii l apprendistato-ormai manca una settimana, ho studiato tanto, ho chiesto in giro a gente del mestiere, sono stato anche in officine meccaniche per vedere dal vivo le macchine lavorare, ma di pratica zero ); nelle mie esperienze lavorative non ho mai lavorato così a lungo in un posto da sviluppare un metodo di lavoro autonomo ed efficiente ( in termini economici di resa e tempi ) e quindi sono anche un po' intimorito di non rientrare nei tempi stretti e nei modi di un apprendistato ( in effetti non è una scuola, ma un' officina che ha una produzione da mandare avanti ), cmq ho tanta volontà e "sbattimento" verso un argomento che mi ha proprio preso. grazie degli auguri

Non ti proccupare tutti noi abbiamo passato il tuo momento potremmo dire che è un iniziazione se vuoi, comuncque da quello che ho letto non mi sembri una persona stupida e ce la puoi fare, un piccolo consiglio se posso permettermi, sii modesto, non nella prima settimana, ma quando ti sembrerà d'incominciare a capire qualcosa abbi la forza di dirti che in realtà non capisci nientee assorbi a mò di spugna le esperienza che ti si proporranno. Poi vedo che sei bolognese, la simpatia innata della tua terra non ti guasterà

Se vuoi fatti tua la frase della mia firma che ogni giorno mi aiuta a imparare sempre qualcosa di nuovo come se fosse la prima volta, tra l'altro avete anche adottato Guccini per un certo tempo voi bolognesi in Via Paolo Fabbri!!!!!

non sei il primo a dirmi "qnd ti sembrerà d incominciare a capire qualcosa, abbi la forza di dire che in realtà non capisci nulla ancora"; penso che l' unica cosa sempre al 100 % debba essere la volontà, umiltà certo e sxo anche di conoscere gente che sappia trasmettermi la propria passione per il lavoro, che non è cosa da poco. Ad esempio: mio babbo è un tornitore in lastra vecchio stampo, uno di quelli bravi ( nn per lodarlo, ma io non ho visto nessuno nell officina dv lavoravo che riuscisse a sgolare a vuoto -senza stampo sotto- 20/10 di alluminio per fare il collo di una borraccia ) ma scorbutici al 100%, tipo di quelli che se lo disturbi mentre lavora comincia a sbuffare come una pentola;xò guarda vedere la passione che ci mette qnd lavora, nonostante tt gli urli che mi ha tirato dietro, mi ha fatto davvero venire la passione anche a me x il lavoro d' officina e la volontà di cercare sempre di ottenere il miglior risultato, costi anche di spaccarsi la testa una giornata intera.

Beh! Sul fatto della gente è un discorso a parte ,li a volte possono intervenire vari fattori abbastanza noiosi da gestire tipo: gelosia . ignoranza . presunzione eccetera eccetera. Va a fortuna dipende dalla gente che trovi!

ti ringrazio delle dritte, mi torneranno molto utili a livello mentale sul posto di lavoro. intanto chiudo i libri e vado a letto che domattina presto mi devo alzare... ....
grazie ancora

Mettiti il cuore in pace , i colleghi di lavoro 99% non ti insegneranno un caxxo ! Soprattutto
se l'azienda e' di una certa dimensione ... cerca di rubare con gli occhi

stai sicuro che appena entrato in officina non dovrai fare nessun lavoro autonomamente , all'inizio ti metteranno in linea di produzione con un affiancamento , quasi sicuramente non ti servirà neanche il calibro , per controllare il pezzo userai solo dei tamponi pnp ed al limite qualche basetta con un comparatore già azzerato , cose che anche una scimmia sa fare .
in officina abbi l'umilta di dire non ho capito , cerca di ascoltare quello che ti dicono quelli con i capelli bianchi , che di ferraccio ne hanno mangiato .
io in officina ho sempre cercato di non parlare troppo , ho rubato con gli occhi e dopo un paio di anni erano i più anziani che venivano a chiedere consiglio su come fare le cose ed anche in questo caso ho sempre cercato di rispettare chi mi chiedeva consiglio , sapendo che in officina non si insegna ma si scambiano solo informazioni .
ti dico il mio primo giorno in officina , avevo la tua stessa paura di essere troppo lento .
inizio la produzione tipo scimmia impazzita , la dopo 8 ore spengo la macchina e il principale viene a contare i pezzi , stavo tremando pensavo di essere cacciato .
280 pz , è scoppiato un casino i colleghi mi volevano ammazzare , loro facevano circa 120 pz .

ahahaha onorino
è successo così anche a me in torneria in lastra; uscito distrutto. ma poi ho capito, mi sn adeguato ai ritmi, pian piano ho preso confidenza con l' ambiente.
cmq oggi sn andato al colloquio.
5 mesi di affiancamento ( qualifica prevista: operatore meccanico ) con rimborso spese 300 euri al mese ; in partica dovrò imparare sui torni monomandrino e le macchine da ripresa; se la "collaborazione" sarà produttiva, altri 5 mesi di affiancamento sui torni plurimandrino ( 6 mandrini ). Dovrò davvero sbattermi, c'è un sacco di roba e ci sarà da rimboccarsi le maniche in officina e a casa la sera; sono davvero contento, è una grande opportunità x me di imparare. Fortuna che sn riuscito a mettere da parte due spiccioli con il lavoro precedente....

il tuo sarà già un ottimo inizio con un affiancamento , sfruttalo bene .



ps hai la tastiera rotta ti manca qualche lettera.

Ciao , do la mia opinione su la questione che è stata posta a inizio .
PRIMO PROBLEMA
le macchine utensili cnc più comuni hanno un "errore di posizionamento" ripetività di 0,005 mm ,quindi in un tornio cnc l'errore sul diametro è di un centesimo ,in pratica se programmi
diametro 30 mm X30 potrebbe posizionarsi a X 29,995 o X 30,005 quindi raggiungere il centesimo è difficile
SECONDO PROBLEMA
in una torneria spesso si fanno piccole serie quindi l'utensile si usura tra una lavorazione e
l'altra mantenere l'errore dentro un centesimo e impossibile esistono i correttori per compensare tale errore ma si parla di qualche centesimo

DEVO DIRE che le cose sono cambiate notevolmente rispetto al passato , in passato le macchine
erano perlopiù manuali quindi per renderle produttive occorreva "addestrare" l'operatore che col tempo acquisiva manualità e le nozioni teoriche di base per poter lavorare !
oggi giorno le cose non sono cosi le macchine cnc possono essere produttive senza operatori qualificati , occorre si il programma e abilità nel crearlo ma questo viene fatto spesso da poche persone o adirrittura da una unica persona per tutte le macchine dell'officina manualmente o sempre
più spesso attraverso cad-cam , LE NOZIONI CHE VENGONO DATE sono le minime indispensabili
se ti piace il mondo della meccanica e delle macchine utensili come ti è stato detto qualche post precedente RUBALO CON GLI OCCHI reperisci informazioni dove puoi ! trovare persone che ti spiegano le cose è difficile nel mondo del lavoro poi persone che conoscono 1000 cose te ne dicono
10 ma colleghi di lavoro che ne conoscono 10 non ti dicono niente
sul lavoro l'apprendimento diventa più lento e difficile BUONA FORTUNA!!

Ti rigiro ciò che mi ha raccontato che faceva mio nonno quando è andato a lavorare al Formificio Romagnolo (per chi lo conosce):
ha incominciato come garzone facendo le spedizioni, accatastando il legno e pulendo l' officina ma nei pochi momenti di stacco oppure mentre girava per la fabbrica svolgendo le sue mansioni si divertiva a guardare gli operai e i riparatori dei macchinari come facevano il loro lavoro tanto che dopo un po' sapeva come far funzionare alcune delle macchine che c'erano nel capannone. Una volta un operaio era assente per motivi di salute ed era indispensabile rimpiazzarlo allora si rese conto che il padrone stava pensando a come risolvere il problema e subito si fece avanti dicendo: "ma ci vado io al suo posto", e il padrone: "ma lo sai come si fa con sta macchina?" e mio nonno: "sì", allora il padrone quasi incredulo: "fammi vedere" e si mise a lavorare. Andò avanti così per diversi anni imparando allo stesso modo a riparare macchinari facendola anche in barba una volta a un team di ingegneri tedeschi tanto che diventò capofabbrica in un' altra azienda dello stesso settore che lo aveva assunto per la sua bravura.
Secondo me se hai modo di comportarti in questo modo stai tranquillo che da qualche parte arrivi .

Non voglio fare polemica con quanto scritto prima ma solo incoraggiarti , con un tornio che oramai ha 10 anni e molti accorgimenti (tra cui misurare i pezzi uno ad uno) io tengo il centesimo , ovvio che se vai in bagno un momento e lasci la macchina ferma sei fregato ... vedrai che con tanta pratica (e testa) arriverai ad ottimi risultati , e come scritto prima ruba dagli altri tutta l'esperienza che puoi , poi rielaborara con la tua e cerca sempre di migliorare