MECCANICA e DINTORNI

Mi sembra doveroso ricordare la Bultaco, spagnola, che costruiva motori a due tempi del tutto tradizionali, ma assai performanti, si dice, per l'ottimale accoppiamento cilindro-pistone che i tecnici erano riusciti a trovare.

Tra "meccanici", mi pare interessante rilevare che spesso risultati degni di nota possono essere raggiunti attraverso l'ottimizzazione di un progetto, piuttosto che con l'innovazione a tutti i costi.

Naturalmente il discorso sta in piedi, pensando che anche le concorrenti costruivano monocilindrici.
Quando la Honda sfornò il 125 a 5 cilindri e la Suzuki il 50 cc a 3 cilindri, chiaro che potevi fare anche il cilindro d'oro con il pistone di platino, che non sarebbe servito.

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Harry, con il dovuto rispetto, i motori per trial erano, a quel che ricordo, brutalmente appesantiti nel volano ed ottimizzati al "tiro" visto l'uso per il quale erano destinati.

Negli anni seguenti so che altre case si cimentarono nel Trial, con motori probabilmente più potenti, ma non ne so nulla.

D'altra parte, quando dico "performanti" mi riferisco ad un insieme di caratteristiche che comprende anche la potenza, ma non solo.

Nei "Due tempi" tecnicamente abbiamo visto di tutto : ammissioni a disco, lamellari, scarico posteriore, alberi indipendenti e contralbero (nei pluricilindrici), mentre la Bultaco manteneva l'architettura "classica" senza sfigurare.

se non sbaglio c'era anche Maico con caratteristiche simili