@FraPaola
Credimi, non è per contraddirti, ma sei male informato e non fai neanche un servizio al forum
nell' asserire cose prive di logica e fondamento.
Provo nel mio piccolo a fare un po' di luce anche se l'intervento di raff mi sembrava quasi esaustivo.
Si da il caso che anch'io abbia da poco comprato un regolatore eurotherm 3208, non è arrivato ma
prima di prenderlo mi sono studiato un po' il manuale per vedere se mi soddisfaceva.
Questo controller ha fin troppe funzioni per quel che serve a noi, è in grado di eseguire un profilo di temperatura
con 8 segmenti, comunicazioni seriali, allarmi e messaggi programmabili (penso come molti altri...) e tra le altre, la gestione multizona a cui accenni te...
Però il funzionamento di questa feature non è quella che dici e non è il PID inteso come algoritmo di regolazione che se neoccupa.
Le cose sono assai più semplici e comprensibili: nelle fornaci multi-zona ci sono più controller, ognuno con la sua sonda e ognuno gestisce il proprio gruppo di resistenze; tutti i controller sono connessi tra di loro attraverso un canale di comunicazione (nel mio modello il Modbus), e c'è un controller che funge da 'master' e trasmette il proprio set-point a tutti gli altri, in modo che tutti si comportino allo stesso modo, e con gli stessi parametri, senza che l'operatore sia costretto a programmarli uno ad uno. In pratica sono 'sincronizzati' tra di loro, Fine.
Non esiste quell' entità 'pid' che divide l' area in quadranti e applica chissa quali formule matematiche...
L'algoritmo pid è semplicemente un ciclo di calcolo che, a cadenza prestabilita legge la sonda, poi attraverso una funzione a questa lettura applica i coefficienti P/I/D, confronta il risultato con l'uscita attuale (il pilotaggio delle resistenze), per differenza ne ricava un un valore d'errore che poi somma, invertito di segno, all'uscita per correggerla. Tutto qui.
La parte difficile è trovare i coefficienti adatti a far si che il raggiungimento della temperatura di set-point sia il più lineare possibile e senza ondulazioni di assestamento.
Trovarli a mano è estremamente difficile perchè le costanti di tempo in gioco, data l'alta inerzia termica del sistema, sono molto elevate e
fare manualmente le prove di affinamento dei parametri richiede capacità e moltissimo tempo, per cui i progettisti di questi controller li hanno dotati di un uletriore
algoritmo di controllo (tuning) che supervisiona quello del pid e che tramite una serie di test progressivi e una logica adattativa (a volte chiamata 'Fuzzy logic')
dopo un po' di tempo di funzionamento, fa convergere i valori dei coefficienti P/I/D a valori in genere abbastanza ottimali.
Anche qui, come diceva raff, a volte si verificano problemi e l'algoritmo di tuning fa cilecca... per esempio se lo fai lavorare mettendo in forno alternativamente masse grandi e masse piccole, ci sta che non riesca fare una convergenza su valori dei coefficienti che siano soddisfacenti.
Scusate il lungo sermone e speriamo che sia stato utile a qualcuno.