Annunciazione, annunciazione!
Ho appena finito di parlare con uno dei titolari della ditta, che è stato ben disposto a raccontare la storia di questo "gioiellino" meccanico.
Il tornio in questione ha avuto origine da un'idea del padre, che praticamente per suo divertimento realizzò (in collaborazione con nient'altri che, udite udite, la mitica Graziano di Tortona!) un tornio da banco alquanto inusuale, con guide cilindriche e testa elevabile in altezza per permettere anche piccoli lavori di fresatura, prendendo spunto dalla conversazione con un cliente che realizza(va) punte per frecce di balestra e che non era riuscito a trovare sul mercato nulla che lo soddisfacesse.
Venne prodotto in tiratura limitatissima, verso la fine degli anni '80 (si parla di 7 - 8 esemplari, di cui due a controllo numerico) e tra gli utilizzatori vi erano anche degli orafi, per i quali la macchina venne predisposta con adeguate schermature per non disperdere neanche i più minuti trucioli di oro e metalli preziosi.
Addirittura... visto che non penso sia nell'esperienza comune trovarsi a tornire un tondo d'oro massiccio
...si studiò con la SECO Tools quale potesse essere l'inserto che maggiormente si adattasse alla lavorazione di un materiale così insolito.
Con ogni probabilità, comunque, la fotografia che ho ripubblicato all'inizio della discussione proviene da un fascicolo edito da DeAgostini nel 1994.
Serve altro?