l'immagine viene proiettata su un monitor che sta di fronte all'operatore, sul quale ci appoggia il proprio disegno in scala.
In realtà non è una immagine ma solo l'ombra. C'è una lampada con lente che convoglia la luce che passa attraverso l'utensile in lavorazione e la mola, (e questa l'ho vista) ... il tutto viene proiettato su un vetro opalino ( questo non l'ho visto perchè avrei dovuto smontare la macchina e forse piccio non sarebbe stato contento
ma vado ad intuizione come avrei fatto io ...) dietro al vetro probabilmente c'è un ccd che acquisisce l'ombra/immagine e la invia al monitor dove viene piazzato il disegno in scala.
Il "gioco" consiste nel mangiare il materiale e fare coincidere l'ombra di ciò che rimane con il disegno fatto.
Detto così sembra semplice , e probabilmente lo è pure se ci si accontenta di una precisione "ad cazzum" ma nel caso di piccio, lui disegna in scala 20:1 (disegno ingrandito rispetto all'originale) quindi 1 millimetro sul disegno corrispondono a 2 cent sull'utensile... e qui subentra la distorsione introdotta dalle lenti che , essendo il pezzo tridimensionale, non giace tutto sullo stesso piano. Per eliminarla occorrono obiettivi cosiddetti "telecentrici" e qui son cazzi ...
in realtà trattandosi di una immagine piana dovuta a una proiezione di luce , non so se siano necessari , so che comunque si usano sui misuratori di profili...
Insomma c'è da studiarci un po' su ... e non poco